Gay & Bisex
DAL DIARIO DI STEFANO
di RedTales
26.12.2018 |
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"Purtroppo ha insistito con la figlia della sua amica..."
Ho ricevuto questa email con un allegato:“Ciao. Mi piacciono i tuoi racconti. Se ti va io ho una storia, è il mio diario. Mi piacerebbe leggerla raccontata da te. Stefano.”
La “piccola storia”, che in realtà erano una quarantina di pagine di diario, mi è piaciuta moltissimo. Mi è sembrata semplice, passionale, spontanea, dolcissima. Come chiesto da Stefano la ho sistemata un pochino lasciandola quasi come mi è stata inviata. Non avrei potuto trasformarla senza toglierle quel velo di ingenua innocenza che trapela tra le pagine a volte costellate di sincera rabbia, altre di candida euforia. Che bella la spensierata imprudenza dei vent’anni. Di tutte queste pagine ho usato solo una parte che mi ha colpito particolarmente perché ricca di una immensa diversità di emozioni personali descritte in un modo talmente meraviglioso che sembra di toccarle, di esserci dentro.
Eccola.
6 giugno.
Favoloso!!! Mi hanno chiamato dal supermercato. Mi hanno preso!!! Per adesso tre mesi poi dicono che, se ci so fare, mi metteranno a tempo indeterminato. Wow! Domani pomeriggio devo essere li per conoscere il capo filiale e dopodomani mattina inizio. Sono così eccitato che adesso chiamo Tommaso e se è libero vado da lui. Ho voglia di fare follie dalla gioia.
Sono appena rientrato. Mamma mi ha rotto parecchio. Voleva sapere dove ero stato. Come sempre ho dovuto raccontarle delle favolette mica potevo dirle che ero da Tommaso. Neanche lo conosce e poi come avrei potuto dirle quello che abbiamo fatto. Con Tommaso è stato bellissimo! Forse oggi ero più eccitato per il lavoro e magari lui aveva più voglia ma mi ha fatto impazzire davvero. E’ stato bellissimo! Peccato che lui non mi chiama quasi mai e devo essere sempre io a farlo. Ora doccetta e via a dormire. Domani devo essere in forma.
7 giugno.
Appena rientrato. Mamma ha voluto sapere tutto. Si, da domani comincio. Devo essere li alle otto precise anche se aprono alle otto e mezza. Ho parlato con il responsabile del punto vendita. Lo chiama così il supermercato. Uomo di poche parole ma assai interessante. Sulla cinquantina, forse qualcosa meno. Alto, bel fisico, aspetto curato. Deciso. Sembra una persona che sa cosa vuole e che lo sa fare bene. Ho avuto l’impressione che gli piacessi. Per me lui è il classico uomo di mezz’età assai interessante. Si, è proprio il classico maschio dal quale sono attirato. E poi il modo con cui mi ha preso le mani e mi ha tirato su le maniche fino al gomito per vedere se non avessi tatuaggi mi è proprio piaciuto. Mi è quasi sembrato che mi accarezzasse. Bello. Peccato per la fede al dito. Ma non vuol dire molto. Anche Giuseppe è sposato ma ogni tanto mi cerca e mi vuole. Che bello. Ho un lavoro. Si, per adesso temporaneo ma saprò farmi apprezzare.
8 giugno.
Grande giornata. Oggi mi hanno detto tutto quello che dovrò fare. Per adesso sono “generico” e quindi dovrò riordinare e riempire gli scaffali e sistemare il magazzino. Mi hanno dato il vestito. Mi è proprio piaciuto che il signor Giuliano sia rimasto nello spogliatoio con me mentre lo indossavo. Anche se continuava a parlare mi ha guardato tutto il tempo anche quando mi sono tolto i pantaloni. So cosa vuol dire guardare e lui mi guardava proprio. Anche oggi mi è sembrato che potessi interessargli anche se è stato sempre staccato, distante. Anch’io lo ho osservato bene e credo proprio che mi piaccia in tutti i sensi. Mi ha anche detto che possiamo darci del tu ed è già una bella cosa. Ovviamente devo stare attentissimo perché non posso rovinare tutto. Comunque oggi non ho quasi fatto nulla per tutto il tempo, praticamente ho guardato cosa dovrei fare. Domani mi daranno l’orario per la prossima settimana.
9 giugno.
Mi hanno dato l’orario dei turni. Ho sempre quello della chiusura. Aurelio mi ha detto che è il peggiore perché se serve bisogna fermarsi anche oltre per sistemare e perché spesso si è soli con il capo che è si una brava persona ma è un po’ un rompiballe. E poi non sempre, anzi quasi mai, ti pagano il tempo in più. Non importa. Oggi credo di aver conosciuto tutti. Siamo in tredici più il responsabile. Oggi il tempo è volato. E’ venuta anche mamma a fare la spesa ma non mi ha visto perché lavoravo dietro. Stasera dovevo andare da Tommaso ma mi ha detto che non poteva perché doveva lavorare e tornava tardi. Sicuramente sarà un’altra delle sue scuse. Lo odio quando fa così.
10 giugno
Bello iniziare alle due, hai tutta la mattina libera. Alle otto e un quarto ero già fuori. Direi che è iniziata bene. Oggi mi ha seguito per tutto il tempo Anna che mi ha mostrato tutto quello che bisogna fare e come lo si deve fare. Se ho dei dubbi devo chiedere sempre a Giuliano o, se non c’è, a Luisa che è la sua vice. Adesso mi preparo e poi vado a cena con Tommaso. Sicuramente dopo mi porta a casa sua. Posso fare anche tardissimo perché domani è domenica e non devo lavorare e anche a casa pensano che sia fuori con amici e quindi non tormentano.
Che stronzo Tommaso. Mi ha portato a cena e poi a casa ma solo per dirmi che non vuole più vedermi. Ma in fondo lo sapevo. Me lo sentivo, te lo avevo anche scritto a fine maggio. Mi ero accorto che era diventato più freddo e distaccato. Anche lui! Eppure sembrava potesse funzionare. Il dodici luglio avremmo fatto sei mesi… Ma non ci siamo riusciti. Chissà perché me li trovo tutti così difficili. Però sono proprio stupido a innamorarmi sempre. Dovrei smetterla. Ora ti lascio, non ho proprio voglia di scrivere. Vorrei dirti pagine di lui e di noi ma proprio non me la sento di continuare adesso. Scusa diario.
Che palle mia mamma! Appena sono tornato mi ha fatto mille domande su dove ero, perché sono così arrabbiato… E poi ha ricominciato con il: non ti confidi mai con me. E, ciliegina della torta, ha concluso con la sua solita, stupida frase: sono convinta che dovresti conoscere una brava ragazza. Hai bisogno di una ragazza. E ha splendidamente concluso con un: ti ricordi della mia mia amica Serena? Vuoi conoscere sua figlia? Ha due anni meno di te ed è tanto brava…
Che dici, pensi che debba dirle, finalmente, che a me piacciono i ragazzi? Quante volte ti ho detto che dovrei dirglielo, ma non ci riesco. Nemmeno si immagina come mi sento dentro. Si, lo sai, te lo ho scritto tante volte.
11 giugno.
Oggi non ho voglia di dirti nulla. Che merda di domenica!
12 giugno
Per fortuna questa notte almeno ho dormito. Però adesso penso già a lui. Che palle! Ma perché sono così? Non potrei farmela passare subito come fanno tanti? Mah? Ora ti lascio, devo fare tante cose e poi vado al lavoro.
Per fortuna che mi hanno fatto fare di tutto, così, almeno per tutto il pomeriggio non ho pensato a quello stronzo. In fondo se non mi vuole, peggio per lui. E poi ha sempre quasi cinquant’anni e… alla sua età non credo che se lo possa trovare facilmente un bel ragazzo come me. Peggio per lui. Però mi manca già...
13 giugno
Oggi è successo tutto troppo in fretta. Appena arrivato Giuliano mi ha detto che dovevo andare subito con lui negli uffici dove curano gli aspetti amministrativi della catena di supermercati perché dovevo sbrigare urgentemente delle formalità. Vista la mia insicurezza e direi quasi timore di non lavorare più mi ha rassicurato che si trattava solo di aspetti burocratici. Non so perché ma lungo la strada mi ero messo a fargli tante domande e lui, mentre guidava e mi rispondeva, ad un certo punto mi ha messo una mano sui pantaloni come per rassicurarmi. Poiché la cosa mi è piaciuta, non ho detto niente, anzi ho allargato la gamba verso di lui per facilitarlo. E così, per quasi tutta la strada mi ha accarezzato la coscia. Ho capito subito cosa voleva ma ho fatto finta di niente e lui non ha accennato a nulla o fatto altro. Una volta arrivati ho sbrigato quello che mi avevano chiesto di fare e poi siamo ripartiti. Poco dopo si è fermato, mi ha guardato con intensità, mi ha messo una mano dietro la testa e mi ha tirato verso di lui per darmi un lungo bacio. Mi ha infilato subito la lingua in bocca e mi ha tenuto stretto contro per alcuni minuti. Come sono sciocco, ho risposto subito e anche quando ha smesso di stringermi non mi sono allontanato continuando a baciarlo fin quando non si è staccato. Mi ha guardato senza aggiungere nulla a quel bacio appassionato ed è ripartito. Comunque lungo la strada mi ha detto che aveva capito che gli interessavo e che pure io lo intrigavo. Praticamente ha parlato per tutto il tempo lasciandomi solo lo spazio per dire alcuni si. Mi ha chiesto se potevo essere il suo tipo. Si. Se avevo esperienza con altri uomini. Si. Se avevo voglia. Si. Se ero passivo. Si. Se facevo di tutto. Si. Se lo prendevo in bocca. Si. Se lo prendevo in culo. Si. Poi mi ha raccontato qualcosa di lui e che… aveva una gran voglia e che doveva svuotarsi almeno una volta al giorno. E ha voluto che lo toccassi per farmi sentire che gli tirava. Ho allungato la mano e, pur appoggiandola solo sopra la patta, ho capito che era proprio in tiro e che era messo decisamente bene.
Arrivati al supermercato mi ha chiesto di seguirlo nel suo ufficio invitando Luisa, la sua vice, a non disturbarci perché doveva finire alcune cose con me. Lei mi ha guardato in un modo assai strano rispondendo di aver capito.
Una volta dentro mi ha abbracciato e baciato ancora dicendomi che gli piaceva molto baciare. Mi ha palpato per bene il culo e quindi mi ha detto di prenderglielo in bocca e di fargli un bocchino.
Si, lo so, non dovrei fare così, ma mi è sembrato proprio un bell’uomo, decisamente attraente e passionale e non ho saputo resistere. In fondo era solo un bocchino. Gli ho sorriso e lui si è seduto sulla sua poltroncina con pantaloni e mutande alle caviglie mentre io mi sono inginocchiato davanti. Aveva un cazzo assai bello ma anche grosso e pure lungo. Proprio uno spettacolo. Era perfino profumato anche li e aveva i peli radi e curati dappertutto, anche sulle gambe. Era bello caldo e assai piacevole stringerlo nella mano. Quando ho iniziato con la lingua e poi con la bocca ha cominciato a dirmi che ero bravissimo e che gli piaceva tantissimo. Ha continuato a dire cosa provava e quanto gli piacesse per tutto il tempo. Anche a me piaceva tantissimo. Mi riempiva la bocca completamente e poiché mi chiedeva di prenderglielo tutto dentro continuavo a spingerlo più in fondo che potevo. Mi erano anche venute le lacrime agli occhi per quanto mi riempisse la gola. Ormai mi sembrava che era vicino ed infatti mi ha chiesto di farlo venire in bocca e di non spostarmi. Ok, ho pensato, tanto lo avevo già fatto tante volte. Quando ha cominciato a schizzare ne ha fatta davvero tanta e appena finito mi ha chiesto di inghiottirla perché gli piaceva così. Lo ho fatto. A quel punto lo ho sentito proprio soddisfatto e, pur lasciandomi finire, mi ha detto che poteva bastare. Mi ha ripetuto altre volte che ero stato bravissimo e infine che potevo alzarmi. Come mi sono tirato su mi ha detto che voleva vedermi il culo e quindi di tirarmi giù i jeans e di girami. Gli ho sorriso e lo ho accontentato. Mi ha accarezzato con due mani riprendendo a farmi complimenti e infilandomi anche un dito nel buchino per sentire come ce lo avessi. Soddisfatto mi ha detto di rivestirmi e quindi mi ha rispedito nel magazzino a riordinare. Andando ho incrociato la signora Luisa che mi ha fatto un altro sorrisetto strano chiedendomi se era andato tutto bene e se mi ero comportato bene. Ho immaginato che sapesse perfettamente cosa avessimo fatto ma ho risposto in modo generico e dicendo che dovevo andare in magazzino. Il resto del turno è passato in fretta. Mi sa che Giuliano adesso che mi ha visto così disponibile mi cercherà ancora. Certo che è un bel figo e, per la sua età ha un fisico davvero super e poi che cazzo! Mi piace. Mi piace. Mi piace. Però devo ricordarmi che è solo sesso. Noi facciamo solo sesso. Non devo assolutamente farmi frullare per la testa altre stupide idee. E lo voglio proprio dire a quello stronzo che ne ho già trovato un altro e anche meglio di lui… Ora però ho sonno. Oggi ho scritto anche troppo. Sicuramente ci ho messo più a scrivere che a fargli il bocchino.
14 giugno
Oggi mi hanno messo a riordinare gli scaffali, controllare quello che è in scadenza e riempire bene tutti gli spazi. Praticamente, a parte le pause, ho fatto solo quello. Quando avevano già segnalato la chiusura ed ero convinto di aver finito, sempre la Luisa, nuovamente con un sorrisino stupido, mi ha detto di andare dal capo. Ho capito subito cosa voleva e, ad essere sinceri, la cosa mi ha fatto piacere. Era lui a cercarmi e mi voleva. Come sono arrivato mi ha detto di aspettare che doveva finire alcune cose e mi ha lasciato li per quasi mezz’ora. L’ultima ad uscire, salutandomi con un sorriso ancora più grande stampato sulla faccia, è stata Luisa. Ha bussato e, stando sulla porta, ha avvisato Giuliano che a parte me non c’era più nessuno e che lei se ne andava. Subito dopo mi ha chiamato. Ha detto che così saremmo stati più tranquilli e mi ha invitato a spogliarmi perché voleva vedermi tutto nudo. Come lo ho fatto ha iniziato nuovamente a riempirmi di complimenti dicendo che un ragazzo come me non lo aveva mai visto e altre cose simili. Si, lo so che probabilmente lo dice a tutti, ma è sempre bello sentirsi dire queste cose. Poi ha apprezzato la mia disponibilità e la disinvoltura con cui restavo li senza vestiti. Mi ha toccato dappertutto e si è anche meravigliato perché non mi tirasse e ci ha voluto giocare fino a farmelo diventare duro. Si quindi spogliato del tutto e ha voluto che gli dicessi che cosa ne pensavo di lui. Ovviamente non ho potuto che sottolineare come fosse atletico e perfettamente in forma. Ha quindi voluto sentire qualcosa sul suo sesso ed anche li non ho potuto che dire bene perché era la pura verità. Alla fine di tutto questo, e me lo aspettavo, mi ha chiesto se volevo scopare. Gli ho detto di si ma che non mi lavavo dalla mattina e che avrei dovuto fare una pulizia interna per evitargli sorprese. Ridendo mi ha risposto che ero proprio il ragazzo che cercava. Perché lui voleva uno come me, disinibito, disponibile, pratico, con un bel corpicino (ha detto proprio così). Ha poi aggiunto che non cercava solo sesso ma anche compagnia e amicizia e, se mi andava, potevamo condividere del tempo libero assieme per conoscerci meglio. Insomma ha sottolineato che il sesso era importante ma che voleva di più da me. Cosa posso dire, mi ha letteralmente conquistato. Ovviamente non gli ho detto o fatto capire nulla ma la cosa mi affascinava. Sembrava quasi che la buona stella, come si dice, mi aveva chiuso una porta ma mi stava aprendo un portone. Gli ho sorriso molto e gli ho detto che anche lui mi interessava, ma mi sono tenuto sul vago e che, in ogni caso, ero contento di fare sesso con lui. E così, dopo che mi sono pulito per bene ci siamo messi a fare sesso sul divano. Ed è stata una piacevolissima scoperta perché lui lo sapeva fare benissimo e non pensava solo a sé ma anche a me. Si, sono state quasi due orette intense. Diciamo che abbiamo fatto quasi tutto perché siamo passati dall’oral all’inculata e lui si è dimostrato veramente resistente e duraturo. Mi ha fatto godere moltissimo e per due volte mi ha fatto venire con la mano. Anche lui è venuto due volte, una nel culetto e una seconda in bocca. E ha proprio un gran cazzo. Gli è restato duro, anzi durissimo per quasi tutto il tempo. Che dire, una meraviglia, una scopata bellissima. Quando siamo usciti era quasi mezzanotte e ha voluto baciarmi per strada prima di andare via. Si, direi che potrebbe essere proprio l’uomo giusto che sto cercando. Peccato solo il processo di mamma appena sono rientrato. Certo che è proprio un tormento e non ha quasi creduto che sono rimasto al lavoro. E non ho neanche fame. Ho fatto solo una bella doccia caldissima e adesso finito di scriverti vado a dormire. Mi si stanno chiudendo gli occhi. Come mi sarebbe piaciuto restare a dormire li con lui. Si, lo so che è una cosa impossibile.
15 giugno
Mi sono alzato tardissimo. Appena arrivato Luisa, sempre con quel sorrisino deficiente, mi ha detto che Giuliano mi voleva subito in ufficio. Ci sono andato e appena entrato mi ha abbracciato e mi ha baciato a lungo dicendomi che ci aveva pensato tutta la notte e che avrebbe voluto che stessimo assieme. Mi ha preso alla sprovvista così gli ho risposto che piacerebbe anche a me, cioè la verità, quella che non volevo ancora fargli sapere. Altro bacio lunghissimo e quindi mi ha chiesto se questa sera avevo voglia di uscire con lui a cena. Ho accettato felice. Mi sembrava di sognare da quanto era gentile e affascinante quello che sentivo. Ci siamo baciati ancora e lui mi ha palpato a lungo il culo. Lo ho fatto anch’io e poi ho allungato le mani davanti trovandolo durissimo.
Mi ha sussurrato che aveva tanta voglia di me ma che non c’era il tempo per poter stare assieme, al massimo per una sveltina, ma gli sembrava brutto farla li dopo quello che mi aveva detto. Mi è sembrato sincero e gli ho risposto che pure io ne avevo voglia, tanta, anche di una cosetta veloce veloce. Mi ha guardato in un modo così malizioso che mi sono venuti i brividi. Poi, con fare complice, come se fossimo due ragazzetti, mi ha chiesto se davvero lo volevo o se lo dicevo solo per fargli piacere. Ho confermato gettandogli le braccia al collo e dandogli un bacio e allora mi ha proposto di andare in bagno. Lo ho seguito e mi ha fatto appoggiare, con il culetto ben in alto, al lavandino, con delicatezza mi ha abbassato i jeans e mi ha preso così. E’ stato un rapporto veloce, una manciata di minuti e mi ha riempito mentre continuava a baciarmi sul collo. Un attimo dopo lui era di nuovo nell’ufficio e io nello spogliatoio per pulirmi e prepararmi. Ti assicuro che è stato bellissimo. E’ proprio un vero maschio, forte e deciso ma contemporaneamente attento e delicato. Mi ha scopato in modo possente e me lo ha fatto sentire assai bene fino in fondo e poi si è anche preoccupato di avvisarmi di pulirmi per non macchiare i pantaloni. E mi ha baciato e leccato il collo per tutto il tempo continuando a stringere tra le labbra il lobo dell’orecchio. E lo ha fatto in modo così delicato. Mi è piaciuto tutto tantissimo. Ho lavorato felice fino alla chiusura. Purtroppo ha avuto un impegno e abbiamo rimandato a domani la nostra cena, ma lo capisco benissimo con tutte le cose che deve fare. In compenso mamma è stata contenta di vedermi a cena presto e si è accorta che ero felice. Purtroppo ha insistito con la figlia della sua amica. In ogni caso una splendida giornata.
16 giugno
Oggi ero tutto eccitato per la serata ma, prima di cominciare a lavorare mi ha chiamato per dirmi che lo avevano avvertito di un’altra riunione in sede centrale e probabilmente avrebbero fatto tardi. Mi ha lasciato altri due messaggi per dirmi che moriva dalla voglia di vedermi ma era bloccato li perché c’erano delle cose importanti ed era assieme a tutti gli altri responsabili dei punti vendita oltre a dei pezzi grossi. Infatti nel supermercato non si era visto. Il lavoro è andato bene, insomma una di quelle giornate come tante. Quello che faccio mi piace, spero proprio di rimanere qui. Luisa mi ha anche detto che la prossima settimana dovrò imparare a gestire la cassa. Stranamente oggi non ha fatto alcun accenno a Giuliano. Mamma contenta perché anche oggi sono stato a cena con lei.
Sono appena rientrato, è passata da un po’ mezzanotte. Proprio mentre stavo scrivendo le righe qui sopra mi ha chiamato di nuovo dicendomi di aver e che aveva una voglia pazzesca di incontrarmi e che se volevo… Certo che volevo! Il tempo di spegnere il portatile, sciacquarmi in fretta, vestirmi e sono sceso. Era venuto qui dietro. Vista l’ora siamo rimasti a chiacchierare in macchina. Mi ha raccontato un po’ della giornata, mi ha detto della cassa che dovrò imparare ad usare e poi ci siamo baciati tantissimo. Eravamo al buio e non passava nessuno. Avevo tanta voglia di lui e ho cominciato a toccarlo: era già pronto. Purtroppo per strada non si poteva fare molto ma mi ha lasciato fargli un bocchino. Prima mi ha anche detto che era fuori casa dalla mattina presto e che non si sentiva pulito. Che gentile! Ma ho insistito facendo quasi finta di essere una gattina e mi ha lasciato fare. Lo ho succhiato come meglio so fare e ho giocato con lui per quasi mezz’ora prima di lasciarlo venire. Sono stato bravissimo a non far uscire nemmeno una goccia per non sporcarlo. Se ne è accorto e me lo ha perfino detto. Da quanto ha mugolato e dalle bellissime cose che mi ha ripetuto gli è piaciuto tantissimo. Mi ha baciato e baciato tanto dopo. Quando sono sceso ero felice, sono felice. Anche lui è felice. Mi ha anche ricordato che domani sera sarà la nostra prima cena assieme, caschi il mondo, ha aggiunto, domani dobbiamo uscire insieme. Sono felicissimo e mamma non ha nemmeno detto nulla quando sono tornato.
17 giugno
18 giugno
Ieri mattina mi hanno chiamato che ancora dormivo per dirmi se potevo andare il prima possibile perché proprio oggi che era sabato c'erano due che stavano male. Ho fatto tutto di corsa e alle nove ero al lavoro. Dovendo stare li tutto il giorno ho pensato che avrei avuto difficoltà a preparami per la sera ma non potevo fare altrimenti. La giornata è passata tranquillamente e, durante la pausa pranzo Giuliano mi ha avvisato che potevo andarmene un’ora prima e, strizzando l’occhio, ha aggiunto che così avrei trovato il tempo per preparami per la serata. Si, sono riuscito a fare tutto e quando è venuto a prendermi ero perfetto. Ho scelto con cura gli slip ma anche i vestiti e invece della doccia mi sono fatto un bel bagno. Volevo essere perfetto. Mi sono rasato con super attenzione e messo la crema dappertutto. Anche mamma si è accorta che ci mettevo tanto a preparami ed è stata contenta pensando che uscivo con una ragazza. La solita, non cambia mai. Ha cnhe detto che le piaceva il profumo che avevo. Lui è venuto a prendermi perfino in anticipo e quando sono sceso, pure io parecchio prima dell’ora convenuta, era già li. Mi ha dato subito un bacio furtivo mentre entravo e quindi siamo andati al ristorante. Un bel posto. Ci siamo messi a parlare di tutto per due ore. Ho scoperto che abbiamo tante cose in comune e che ha uno spirito veramente giovanile e pieno di voglia di nuove esperienze. Alla fine mi ha chiesto se volevo finire la serata in un bar carino o se volevo andare da lui per fare tanto sesso. Mi piace quando è così esplicito e non gira intorno alle cose. Ho scelto la seconda e mi ha portato a casa sua. Un grande appartamento in un bel condominio. Arredato benissimo e molto luminoso. Come siamo entrati ha cominciato subito a baciarmi e ad accarezzarmi il viso. Avevamo tanta voglia entrambi e abbiamo iniziato a spogliarci restando quasi subito tutti nudi nella sala continuando a baciarci. All’improvviso lui mi ha preso in braccio e mi ha portato in camera e adagiato sul letto. Una cosa fa-vo-lo-sa. Mi sono sentito leggero e desiderato. Una cosa fantastica, un’emozione unica. Un sogno che era diventato realtà. Dopo mi è venuto sopra ma, per non schiacciarmi, si teneva sollevato sui gomiti e ha ripreso a baciarmi. Ecco è cominciato così e poi abbiamo fatto di tutto. Non avevo dubbio che fosse un amante meraviglioso per quello che avevamo fatto ma li, in piena tranquillità, è stato super. Non so come ci sia riuscito ma gli tirava sempre e continuava a propormi nuove posizioni in cui si muoveva con una agilità e una disinvoltura incredibili. Mi ha fatto godere sia con il corpo che con la mente. Mi ha preso in ogni modo possibile e io mi sono dato completamente. Tra di noi c’era un’intesa perfetta, sembrava che lo avessimo sempre fatto e che continuassimo a migliorare quel senso di armonia che cresceva sempre di più. E’ riuscito a venire per tre volte ma ha pensato sempre anche a me. Solo alle tre, mentre eravamo sdraiati fianco a fianco, stanchissimi e lui mi teneva la mano, mi sono reso conto dell’ora. Era tardissimo ma il tempo era realmente volato. Mi sono preoccupato per mamma e lui mi ha suggerito di scriverle almeno un messaggio. Lo ho ascoltato informandola che mi stavo divertendo tantissimo, che ero a casa di amici e che andava tutto bene. Non mi ha risposto, evidentemente dormiva. A quel punto mi ha dato il colpo del ko e mi ha proposto di restare a dormire li con lui. Per un attimo ho pensato a mamma ma poi ho deciso di mandarle un altro messaggino e di restare. Credo di essermi addormentato subito dopo. Mi ha chiamato che era già mattina e mi aveva preparato la colazione. Mi ha baciato e sapeva di sapone e di buono. Aveva la barba fatta e un vassoio con diverse bontà. Abbiamo mangiato e terminato con un ottimo caffè. Volevo andare a fare la pipì ma, scherzando non voleva farmi andare in bagno dicendo che non voleva lasciarmi. Non resistevo più e davanti al rischio di vedermela fare li mi ha accompagnato fin davanti al water gustandosi ogni schizzo di quella lunghissima pioggerellina d’oro che ho versato. A quel punto, già che ero li, volevo lavarmi e farmi una doccia ma non ha voluto e, afferratomi per una mano, mi ha riportato in camera. Abbiamo ricominciato a fare sesso. E’ stato nuovamente stupendo. Non volevo più che uscisse da me e, quando potevo, lo succhiavo come se fosse un frappè. Avevo ancora il suo sapore su di me e volevo averne altro. Me lo ha dato. E’ stato dolcissimo e lunghissimo. Purtroppo a mezzogiorno mi ha detto che nel primo pomeriggio aveva un impegno di lavoro e che doveva andarci. Abbiamo fatto una lunga e bellissima doccia assieme. Mi ha insaponato e passato la spugna dappertutto e si è nuovamente eccitato. Anch’io lo ho accarezzato dappertutto passandogli la saponetta sul corpo. Non vorrei dirlo ma mi sono proprio innamorato di nuovo. Mi ha riportato qui e adesso, anche se mi sento stanchissimo, mi sono messo a dirti queste cose. Purtroppo me ne sto sicuramente dimenticando qualcuna perché in queste ore mi sembra di aver vissuto un intero mese. Uffa! Adesso qui c’è mamma che continua a chiedere e a tormentare.
LA SECONDA PARTE SI TROVA NEL RACCONTO: "ANCORA DAL DIARIO DI STEFANO" pubblicato il 12.01.2019.
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